"La nascita di Principesso"

 

Era il primo maggio, festa dei lavoratori. Ma a casa nostra, si celebrava tutt’altro.

 

La mia compagna si avvicina, ancora un po’ assonnata, e con dolcezza mi chiede:

— «Mi fai un caffè?»

 

Io la guardo, serio ma con quel sorriso che sa già di provocazione, e rispondo:

— «No. Me lo devi fare tu. Anzi… dovresti pure offrirmi la cena, venire a prendermi sotto casa e corteggiarmi con fiori e cioccolatini.»

 

Lei, con uno sguardo tra lo sbigottito e il divertito, esclama:

— «Ma tu sembri proprio un... Principesso!»

 

E fu in quel momento che nacque.

 

Non un semplice soprannome. Non una battuta. Ma un personaggio.

Un'icona.

Un re del divano, dell’ironia, delle carezze pretese e dell’amore ricevuto in modo regale.

 

Da quel giorno, "Principesso" ha preso vita. E non ha più smesso di farsi servire, coccolare, adorare.

 

Perché diciamocelo:

chi ha detto che solo le principesse devono ricevere attenzioni?